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Tregua fiscale: tutte le proroghe in GU

31 Marzo 2023 in Notizie Fiscali

Pubblicato in GU n 76 del 30 marzo il DL n 34/2023 con Misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali .

In particolare, al Capo III dagli articoli 17 al 23, il provvedimento contiene Misure in materia di adempimenti fiscali con modifiche al calendario delle scadenza della tregua fiscale prevista ad ampio raggio dalla Legge di Bilancio 2023.

Vediamo una sintesi come riportata dallo stesso governo nel comunicato stampa di annuncio della misura

Tregua fiscale: tutte le proroghe approvate in data 28 marzo

Nel dettaglio, si legge dal comunicato stampa che, in merito alle norme di carattere fiscale, e già anticipate negli scorso giorni dalle principali testate e anche da Fiscoetasse, si interviene sulla disciplina dell’adesione agevolata e definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento.

Il decreto proroga i termini previsti per la definizione in acquiescenza e prevede che possano essere definiti in acquiescenza gli atti non impugnati e ancora impugnabili al 1° gennaio 2023, divenuti definitivi per mancata impugnazione nel periodo compreso tra il 2 gennaio e il 31 gennaio.

Si prevede altresì di estendere la conciliazione agevolata introdotta con la legge di bilancio 2023 alle controversie pendenti al 31 gennaio 2023, in luogo del 10 gennaio 2023, innanzi alle corti di giustizia tributaria di primo e di secondo grado.

Per gli avvisi di accertamento e gli atti di rettifica e liquidazione definiti in acquiescenza nel periodo tra il 2 gennaio e il 31 gennaio 2023, gli importi dovuti possono essere rideterminati in base alle disposizioni della legge di bilancio su riduzione delle sanzioni e pagamento rateale.

Si specifica che la definizione agevolata prevista dalla legge di bilancio, relativamente ai processi verbali di constatazione consegnati entro il 31 marzo 2023, si applica anche all'accertamento con adesione relativo ai provvedimenti impositivi notificati dopo tale data ed emessi sulla base delle risultanze dei predetti processi verbali.

Si disciplina la regolarizzazione degli omessi pagamenti di rate a seguito di acquiescenza, accertamento con adesione, reclamo o mediazione e conciliazione giudiziale. 

In particolare viene precisato che, per accedere alla regolarizzazione, l'assenza della notifica della cartella di pagamento o dell'avviso di intimazione debba riferirsi alla data di entrata in vigore dell'ultima legge di bilancio, che ha introdotto tale istituto.

Si modificano i termini previsti dalla legge di bilancio per l'accesso ad alcune delle misure definitorie previste; in particolare:

  • viene rinviato al 31 ottobre 2023, in luogo del 31 marzo 2023, il termine di versamento della prima rata previsto per la regolarizzazione delle violazioni di natura formale;
  • vengono modificati i termini per l'accesso al cosiddetto "ravvedimento speciale";
  • sempre in relazione al ravvedimento speciale, si prevede che la regolarizzazione debba essere perfezionata, in luogo del 31 marzo 2023, entro la data del 30 settembre 2023.

Inoltre, si modificano anche i termini previsti per la definizione agevolata delle controversie tributarie, la conciliazione agevolata e la rinuncia agevolata dei giudizi tributari pendenti innanzi alla Corte di cassazione.

Si introduce una interpretazione autentica delle norme della legge di bilancio sulla regolarizzazione (ravvedimento speciale) delle dichiarazioni validamente presentate relative al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2021 e a quelli precedenti, sono escluse dal ravvedimento speciale:

  • le violazioni rilevabili in sede di controllo automatico delle dichiarazioni dei redditi e di dichiarazioni IVA, 
  • nonché quelle definibili mediante la regolarizzazione delle violazioni formali.

Si prevedono cause speciali di non punibilità di alcuni reati tributari (omesso versamento di ritenute dovute o certificate per importo superiore a 150.000 euro per annualità, omesso versamento di IVA di importo superiore a 250.000 euro per annualità, indebita compensazione di crediti non spettanti superiore a 50.000 euro), in particolare quando le relative violazioni sono correttamente definite e le somme dovute sono versate integralmente dal contribuente secondo le modalità previste.

In attesa del testo del provvedimento, concludiamo ricordando che, in tema di tregua fiscale ricordiamo che in data 20 marzo le Entrate hanno pubblicato la terza del 2023 la Circolare n 6  con ulteriori chiarimenti proprio sulla definizione agevolata introdotta ad ampio raggio dalla legge di Bilancio 2023.

Ti consigliamo di leggere: Tregua fiscale: tutti i chiarimenti delle Entrate con gli approfondimenti sui chiarimenti diffusi dalle entrate con i tre documenti di prassi del 2023.

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