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Concordato preventivo biennale: Leo riapre la possibile proroga

10 Marzo 2025 in Notizie Fiscali

Il giorno 7 marzo durante un convegno con i Commercialisti, il Vice Ministro Leo riapre il discorso sulla proroga del CPB.

Ricordiamo che alla fine del 2024 il tema era stato molto caldo ed aveva visto l'intervento del CNDCEC con richiesta esplicita di far slittare il termine di adesione alla misura agevolativa, in quanto la data del 31 luglio ora prevista, cade in un periodo troppo intenso per i professionisti e le imprese.

Brevemente la lettera datata 30 ottobre sottolineava che 

  • il quadro normativo di riferimento ancora non definitivo,
  • i chiarimenti di prassi in costante aggiornamento,
  • il generale malfunzionamento dei servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate degli ultimi giorni,

erano motivi sufficienti per ottenere lo slittamento del termine in scadenza.

Concordato preventivo biennale: proroga al 30 settembre?

Inoltre con un comunicato stampa congiunto le Associazioni nazionali dei commercialisti ANC – ANDOC – FIDDOC – UNICO avevano proclamato l’astensione collettiva nazionale della categoria dalle ore 24:00 del giorno 30 ottobre 2024 alle ore 24:00 del giorno 7 novembre 2024 per i Modelli Dichiarazione Redditi 2024.

Il comunicato specificava che la decisione è stata determinata dalle richieste rimaste inascoltate, più volte reiterate al Governo, di un provvedimento di proroga del termine del 31 ottobre 2024 per l’adesione da parte dei contribuenti alla proposta di concordato preventivo biennale formulata dall’Agenzia delle Entrate.

Il 23 ottobre, il Vice Ministro Leo aveva espresso il definitivo no alla proroga del termine in oggetto per stringenti necessità legate alla legge di Bilancio 2025 che aveva cominciato il suo iter verso il Parlamento.

Successivamente si era parlato di una norma emendativa al Milleproghe, scritta e poi ritirata con la proroga per il Concordato.

Il 7 marzo appunto durante un incontro con i Commercialisti, Leo ha riaperto il dibattito specificando che "Sono in corso valutazioni sullo slittamento del termine" aggingendo anche ci sarà "un’operazione di fine tuning" per migliorare l’attrattività dello strumento.

Riepilogando i risultati ottenuti lo scorso anno, Leo ha evidnzaito che uno dei dati più significativi nel primo anno di avvio del nuovo strumento anti evasione riguarda i circa190mila soggetti Isa che sono passati al 10 in pagella partendo da un voto anche ampiamente sotto la sufficienza. 

Le valutazioni sullo slittamento del termine attualmente fissato al 31 luglio, risponderebbero alle richieste sollevate a più riprese in particolar modo dai commercialisti. 

L’ipotesi al vaglio dovrebbe essere contenuta in un  decreto correttivo dei provvedimenti attuativi della delega, già annunciato e su cui si lavorerà a breve.

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