In data 15 marzo il Governo ha approvato il DDL fiscale con norme volte a razionalizzare e semplificare il sistema tributario.
Fisco più semplice e snello: le ambizioni della riforma fiscale
Con l'art 16 rubricato "Procedimenti dell’Amministrazione finanziaria e adempimenti dei contribuenti" si prevedono una serie di semplificazioni, volte a snellire il rapporto tra Fisco e contribuenti.
In particolare, per ridurre gli oneri amministrativi associati agli obblighi fiscali, il Governo favorisce l’adempimento spontaneo e la c.d. tax compliance creando un sistema più efficiente e trasparente.
A tal fine, la norma promuove l’utilizzo di nuove tecnologie che consentano di addivenire ad un significativo alleggerimento degli obblighi fiscali a carico della collettività.
Si mira al superamento dell’attuale sistema di riscontro della correttezza dei comportamenti fiscali che avviene, ad oggi, attraverso i c.d. indici sintetici di affidabilità (ISA) introdotti per la prima volta con decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50.
Inoltre, in considerazione della moltitudine di adempimenti tributari vigenti durante l’anno, si prospetta un’opportuna razionalizzazione dei termini dichiarativi e di versamento.
Pertanto, si presterà particolare attenzione a quelli scadenti nel mese di agosto, in modo da non gravare i contribuenti di un carico eccessivo di obblighi fiscali durante il periodo estivo.
Sempre in tale ottica, si prevede che lievi irregolarità, ovvero errori di limitata entità commessi dai contribuenti, non comportino l’automatica decadenza dal godimento dei benefici fiscali.
Ulteriore passo fondamentale verso un sistema fiscale più trasparente, equo e accessibile a tutti andrà ricercato nella semplificazione della documentazione necessaria all’assolvimento degli obblighi dichiarativi e di versamento.
Per il raggiungimento di tale obiettivo, il Governo dovrà mettere i contribuenti nelle condizioni di avere sempre a disposizione e con congruo anticipo, rispetto all’adempimento al quale si riferiscono, tutta la modulistica necessaria per adempiere agli obblighi fiscali in modo corretto e tempestivo, senza dover cercare formulari o modelli in un sistema disorganizzato e complesso.
Con decreto legislativo 21 novembre 2014, n. 175 (c.d. "decreto semplificazioni") è stata introdotta, per la prima volta, la dichiarazione dei redditi precompilata.
L’esperienza, estesa nel 2023 anche alle partite Iva, ha rappresentato, in questi anni, un’importante opportunità di semplificazione degli adempimenti degli obblighi fiscali.
In tale ottica il legislatore delega il Governo a estendere l’utilizzo della precompilata attraverso l’attuazione di premi e incentivi che motivino i contribuenti all’utilizzo di tale fondamentale strumento di compliance.
Tale opportunità dovrà essere perseguita soprattutto nei confronti di soggetti con minore attitudine all’utilizzo degli strumenti informatici, migliorando l’accesso ai servizi telematici.
Al fine di sollevare i contribuenti da richieste di controllo che potrebbero risultare eccessivamente gravose, si introduce, quale misura di alleggerimento degli oneri fiscali, la sospensione nei mesi di agosto e dicembre di ogni anno degli invii di comunicazioni da parte dell’Amministrazione finanziaria.
La disposizione estende la sospensione in discorso anche alle richieste di atti, documenti, registri, dati e notizie.
Inoltre, si attribuisce al Governo il compito di estendere la disciplina della sospensione feriale alle risposte alle istanze di interpello rese dall’Agenzia delle entrate, allo scopo di uniformare, sotto tale profilo, la disciplina in materia di interpello a quella in materia di accertamento con adesione di cui al decreto legislativo 19 giugno 1997, n. 218.
Tenuto conto della differenza attualmente esistente tra tassi debitori e creditori e della disomogeneità della disciplina in materia di interessi, si delega il Governo a individuare principi e criteri direttivi che ne consentano l’armonizzazione.
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