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Credito d’imposta IMU Turismo: cosa fare per scarto autodichiarazione

2 Marzo 2023 in Notizie Fiscali

Entro il 28 febbraio andava inviata l'autodichiarazione per beneficiare del credito d'imposta IMU imprese turistiche.

In proposito leggi Credito d'imposta IMU Turismo: autodichiarazione entro il 28 febbraio

Lo stesso giorno, le Entrate hanno pubblicato una FAQ di chiarimento per i casi di spettanza del credito ma scarto dell'invio dell'autodichiarazione effettuata entro il termine previsto del 28.02.

La Entrate rispondono a chi domandava quanto segue:

"Alcune società sono state costituite nei primi mesi del 2022 a seguito di operazione straordinaria, poiché il credito di imposta Imu per il turismo previsto dall'articolo 22 del decreto legge 21 Marzo 2022 numero 21 spetta al soggetto avente causa che sorge a seguito dell'operazione straordinaria che comporti la confluenza della posizione fiscale di un soggetto nella posizione fiscale di altri soggetti, le società neocostituite ricorrendo le altre condizioni previste per l'accesso al credito hanno trasmesso all'agenzia delle entrate entro il 28 Febbraio 2023 l'autodichiarazione per l'ottenimento del credito d'imposta, ma il sistema ha rilasciato una ricevuta di diniego, come si può presentare l'auto in dichiarazione in questo caso particolare?"

Si precisa che, in presenza della particolare situazione descritta, le imprese, in presenza di tutti i presupposti per beneficiare dell’agevolazione, possono inviare anche nei giorni successivi al 28 febbraio l’autodichiarazione tramite PEC all’indirizzo:

compilando lo stesso modello approvato con il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia n. 356194 del 16 settembre 2022.

La stessa modalità di presentazione dell’autodichiarazione può essere utilizzata, in presenza dei requisiti per l’accesso al beneficio e purché sia stata trasmessa l’autodichiarazione entro il 28 febbraio 2023 e sia stata rilasciata una ricevuta di diniego, anche in altri casi particolari, tra i quali si segnalano i seguenti:

  • imprese aderenti al regime forfetario o comunque non tenute alla presentazione di dichiarazioni o comunicazioni periodiche IVA, per le quali il calo del fatturato non è desumibile dai dati presenti in Anagrafe tributaria;
  • possesso dell’immobile non a titolo di proprietà ma di locazione finanziaria;
  • versamento a titolo di seconda rata dell’anno 2021 dell’IMU dopo il termine di scadenza, mediante ravvedimento operoso;
  • incongruenza tra i dati catastali dell’immobile inseriti nell’autodichiarazione e quelli presenti in Anagrafe tributaria (es. mancato aggiornamento di una variazione catastale).

L’autodichiarazione trasmessa tramite PEC deve essere firmata digitalmente dal beneficiario e il messaggio deve recare nell’oggetto la dicitura “Diniego del credito in favore di imprese turistiche per i canoni di locazione di immobili” e il codice fiscale del beneficiario del credito. 

Se il soggetto beneficiario è sprovvisto di firma digitale, l’autocertificazione con sottoscrizione autografa deve essere trasmessa insieme alla copia di un documento di riconoscimento in corso di validità. Nel messaggio di posta elettronica certificata deve inoltre essere indicato il motivo per il quale si chiede l’acquisizione dell’autodichiarazione e deve essere allegata la ricevuta di scarto rilasciata dal sistema. La Comunicazione può essere trasmessa al medesimo indirizzo di posta elettronica certificata anche per il tramite di intermediari appositamente delegati.

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